Classi IV e V D, Liceo Scientifico Calini, a.s. 2020/2021, Brescia
La città di Siena viene menzionata da Dante nel canto XI del Purgatorio, in occasione della presentazione della figura di Provenzano Salvani. Costui sintetizza uno dei numerosi aspetti della superbia, quella originata dalla presunzione di possedere il potere politico: infatti, come possiamo notare nei versi 121-123, egli si credette così potente da farsi signore di Siena e tenerla nelle sue mani. Provenzano fu il capo della fazione ghibellina al potere e possedette grande prestigio. Il 23 agosto è il giorno più significativo del mese, in quanto ricorda la battaglia di Tagliacozzo del 1268, in cui il partito di Provenzano subì una grande sconfitta. In quel frangente venne catturato dall’esercito di Carlo d’Angiò un fedele amico di Provenzano, forse un certo Mino dei Mini. Dato che, se non fossero stati versati 10 000 fiorini per il riscatto, egli sarebbe stato decapitato, il superbo Provenzano, mosso dal desiderio di salvare l’amico, si umiliò a chiedere l’elemosina ai concittadini “nel Campo di Siena” affinché riuscisse a raccogliere la somma necessaria; in tal modo salvò la vita all’amico e si guadagnò il Purgatorio.